GUIDA PRATICA PER GLI INSEGNANTI
COSA FACCIO?
…elaboro un percorso
·
Ottica
di accettazione
·
Didattica
inclusiva
·
Didattica
metacognitiva
·
Da
favorire le strategie compensative
·
Insegnare
l’uso di strumenti compensatavi
·
Da
adottare le misure dispensative
Prima di tutto
L’insegnante deve:
• Accogliere realmente la “diversità”,
studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione.
• Parlare alla classe e non nascondere
il problema (un modo è chiedere ad ogni bambino della classe di esporre ai
compagni una loro difficoltà).
• Spiegare alla classe il perché del
diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici.
• Utilizzare le risorse dei compagni
di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico.
•Collaborare attivamente con i colleghi.
• Comunicare continuamente con i
genitori.
• Comunicare e interagire con i
servizi ASL.
• Riguardo la scuola Materna e il
primo ciclo di scuola Elementare: conoscere
le tappe di acquisizioni della scrittura e della lettura e sapere condurre il
lavoro fonologico e meta fonologico.
• Riguardo la scuola elementare:riconoscere
le tipologie degli errori ortografici, saper fare un bilancio della lettura
nella propria classe, fare un
lavoro metacognitivo sulla lettura,
lavorare sulle abilità di studio,
•Valutare tenendo conto dei punti di partenza.
In pratica
l’insegnante dovrebbe
• Procedere con un insegnamento
sistematico con molte ripetizioni della stessa struttura o dello stesso
contenuto, ma con modalità diverse, per far sì che l'allievo mantenga l'attenzione
• Controllare spesso con domande flash
se quanto è stato spiegato o è stato oggetto di
applicazione gli è sufficientemente
chiaro.
• Riprendere sempre all'inizio della
lezione quanto è stato spiegato la volta precedente.
• Incoraggiarlo a chiedere
ogni qualvolta qualcosa non gli è chiaro e gratificarlo con commenti positivi.
• Evitare lo studio mnemonico di
parole e dati.
• Evitare di farlo scrivere alla
lavagna.
• Leggergli più volte le consegne
delle verifiche o degli esercizi ed accertarsi che gli siano chiare.
• Assegnare verifiche più brevi.
Valutare
• Valutare in modo costruttivo,
separando sempre l'errore
dal contenuto.
• Dare indicazioni precise su come
attuare i miglioramenti.
• Mettere pochi segni rossi, fai
attenzione all'impegno, dai consigli per migliorare.
• Predisporre verifiche scalari: la
parte iniziale deve essere più semplice e anche leggermente ingrandita, poi più
difficile, il testo deve essere chiaro graficamente,
possibilmente su un unico argomento.
• Lasciare usare liberamente gli
strumenti di compensazione: calcolatrice, tavola pitagorica, tabelle con le
formule, striscia dell'alfabeto, cartine geografiche piccole e portatili, linee
del tempo, tabelle varie a chi lo richiede, senza evidenziare chi ha difficoltà.
• La valutazione sulla scheda deve
riflettere il percorso dei ragazzi e registrare i loro progressi.
Indicazioni di lavoro per alunni con DSA
ASCOLTO
• E’ necessario che l'insegnante legga più lentamente, se possibile
registri in anticipo su
cassetta/CD e permetta all'allievo il
riascolto.
• Assegnare solo prove d'ascolto in
cui l'allievo deve semplicemente crocettare domande di vero/ falso che non devono essere numerose ed essere lette, anche
da una voce sintetica tenendo conto della difficoltà per l'allievo di leggere
correttamente la domanda e di ricordare la domanda mentre cerca la risposta
scritta (deficit di memoria di lavoro).
PARLATO
• Prima di assegnargli un argomento da
studiare, lavorare in classe producendo alla fine schemi e tabelle in modo collegiale.
• Assegnargli sempre un argomento
chiaro e definito.
• Quando deve riferire
concetti/contenuti studiati a casa lasciargli utilizzare mappe, schemi
costruiti da lui.
• Nelle funzioni comunicative
semplici, di vita quotidiana già note, interagire con lui, dandogli un input ogniqualvolta
sia necessario.
LETTURA
• All’inizio permettergli di usare gli
archetti
• Evitargli la lettura ad alta voce
• In qualunque situazione (test/verifica/esercizio
in classe) leggere per lui a voce alta, per più volte.
• Favorire l'utilizzo di un lettore
con sintesi vocale fornendo le verifiche su supporto informatico.
COMPRENSIONE
• Utilizzare i colori
• Dividere il brano in sequenze
• Fare uso dell’ anticipazione
Sintesi vocale
SINTESI
VOCALE
• È l'applicativo che trasforma il
testo digitale in audio, quindi una buona sintesi vocale riuscirà a simulare
adeguatamente la lettura umana
SOFTWARE GESTIONE
• Software che gestisce la sintesi
vocale: serve per "comandare" la sintesi, quindi avvia il testo da
leggere, regola la velocità di lettura, gestisce la voce sintetica a seconda
della necessità dell'utilizzatore.
Software
• Carlo mobile II legge pdf e ha una
sintesi di qualità ( loquendo)
• LeggiXme (sintesi free)
• Pdf XChange Viewer (free)
Consentire l’uso di
scanner e dei libri digitali (BiblioAid)
Le schede
Per un bambino dislessico la lettura
diventa meno difficile se il testo ha queste caratteristiche:
• Carattere chiaro
• Interlinea 1,5 o 2
• Spazi laterali di almeno 1cm e mezzo
• Paragrafi ben separati
Per la scrittura
Come iniziare la produzione:
a. si può procedere tramite l'uso di
vignette con parole-chiave, quindi
si chiede di "raccontare" il tutto, anche oralmente.
b. si può assegnare un testo non
complesso (da leggergli) inerente un argomento,con
domande
vero/falso e poi
passare alla stesura del testo.
c. Successivamente si può chiedere di produrre
una mappa (o la si produce
assieme) e sulla base di questa gli si
chiede di "raccontare" il tutto.
d. Si possono usare gli schemi.
È importante:
• Non considerare gli errori
ortografici.
• Permettere l’uso del computer e del correttore
ortografico.
• Permettere l’uso del programma per dettatura.
Lo schema grafico
• Per ogni tipologia testuale esistono
varie forme di schematizzazione.
Come presentare la
grammatica?
• Lavorare con colori
• Usare simboli
• Associare un esempio
• Semplificare gli esercizi
Soprattutto è
importante
• Evitare qualsiasi esercizio di
traduzione o di semplice applicazione meccanica delle
strutture grammaticali, ma assegnare esercizi
di scelta multipla o di vero/falso, dando se possibile, un esempio della struttura
richiesta e non il termine grammaticale (come tale in genere non viene
recepito).
• Uso delle tabelle per l’analisi.
• Uso delle grigie di sintesi
grammaticale e logica.
• Uso dei programmi di dettatura.
Il porta errori
• Basta fotocopiare le regole
ortografiche e metterle in un porta biglietti da visita e farla utilizzare
tutte le volte che devono correggere un testo.
Per lo studio
• È meglio programmare le
interrogazioni
• Insegnare a prendere appunti
• Preparare schemi su cui studiare
• Permettere di usare il registratore
• Insegnare l’uso dello scanner
• Utilizzare il libro in formato
digitale
• Utilizzare la multimedialità
Per il numero
• Tutti noi possediamo nella nostra
architettura mentale dei “serbatoi”, dei “magazzini”, dove è possibile codificare
il risultato di semplici calcoli numerici; ciò consente di recuperare questi
risultati in tempi brevissimi e soprattutto senza dover ogni volta eseguire
operazioni di conteggio.
Bambini normalmente efficienti
risolvono il calcolo 3x4 in tempi inferiori al secondo e senza dover ricorrere
a forme di conteggio (3x1=3, 3x2=6 ecc.; oppure 3+3+3+3).
• Questa abilità, che manca alla
maggioranza dei discalculici evolutivi, consente di svolgere il calcolo in automatico,
quindi libera potenzialità a disposizione della parte concettuale e del problem
solving.
Risolvere un problema
1 LEGGERE (per comprendere)
Leggo il problema, se non lo capisco
lo faccio leggere ad un mio compagno
2. PARAFRASARE ( con le parole
proprie)
Evidenzio le informazioni importanti
(dati e domanda) espongo il problema con parole mie.
3. VISUALIZZARE (un’immagine o un
diagramma)
Immagino il problema come fosse un
film, poi faccio il disegno o uso il materiale scrivo i dati in modo completo.
4. IPOTIZZARE (un piano per risolvere
il problema)
Decido quanti passaggi e operazioni
sono necessari scelgo l’operazione adatta:
+ ADDIZIONE trova il TUTTO, COMPLESSIVAMENTE
X MOLTIPLICAZIONE trova il TUTTO,
COMPLESSIVAMENTE ( le quantità si
ripetono)
- SOTTRAZIONE trova il RESTO o la DIFFERENZA
: DIVISIONE trova le PARTI (ogni, ciascuno)
5. FARE UNA STIMA (prevedere la
risposta)
Arrotondo i numeri, risolvo il
problema a mente e scrivo la previsione
6. CALCOLARE ( fare il calcolo)
Eseguo le operazioni nell’ordine giusto,
uso le tabelle o la calcolatrice
7. VERIFICARE (assicurarsi che tutto
sia giusto)
Verifico i calcoli con la prova o con
la calcolatrice.
Eseguo il diagramma e scrivo la
risposta in modo completo.
Per la matematica
• Lasciare usare la tavola pitagorica
• Permettere l’uso la linea delle
unità di misura
• Permettere l’uso di tavole per la
geometria
• Permettere l’uso della calcolatrice
• Non pretendere il calcolo orale
Le domande e le operazioni
• In TUTTO,
COMPLESSIVAMENTE
+ ADDIZIONE
• In TUTTO, ripetuto tante
volte
COMPLESSIVAMENTE
X MOLTIPLICAZIONE
• Quanti in meno? Qual è
la DIFFERENZA
- SOTTRAZIONE
• Quanti per ciascuno?
Quanti ogni?
: DIVISIONE
Misure dispensative
• Studio mnemonico delle tabelline.
• Tempi più lunghi per prove scritte e
per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un
flessibile raccordo tra gli insegnanti.
• Organizzazione di interrogazioni
programmate.
• Assegnazione di compiti a casa in
misura ridotta.